La Bella Addormentata

E’ uscito nel settembre 2012, in occasione della 69° edizione della Mostra del Cinema di Venezia, La Bella Addormentata di Marco Bellocchio, accaparrandosi ben tre premi e una nomination al Leone d’Oro per il regista.

E’ il febbraio del 2009 e i telegiornali non parlano d’altro che del caso Englaro. Sono ormai diciassette anni che Eluana sopravvive artificialmente in stato vegetativo e finalmente la famiglia Englaro ha ottenuto la sentenza di sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione forzata. Nel frattempo in Senato si sta discutendo del decreto legge in materia di idratazione e alimentazione.

   Maria (Alba Rohrwacher) è una ragazza cattolica (potrebbe avere l’età che aveva Eluana quando ha avuto l’incidente). Prende il treno per Udine e va a manifestare con canti e preghiere contro l’interruzione della nutrizione forzata. La bottiglia d’acqua è il simbolo della protesta ed è proprio uno schiaffo d’acqua che Maria riceve da un fanatico. In questa occasione conosce Roberto (Michele Riondino), a sua volta lì per manifestare, ma sulla sponda opposta.

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Uliano Beffardi (Toni Servillo) è un senatore del PdL che non riesce a conciliare le scelte di partito con quelle della propria coscienza, nè le proprie posizioni con quelle della figlia Maria.

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Rosa è una Bella Addormentata da chissà quanti anni, bionda, con gli occhi semiaperti, la pelle rosa pallido e una postura inquietante. Sul suo giaciglio veglia la madre (Isabelle Huppert), un tempo attrice di successo, ora cattolica devota, incapace di tornare a essere madre e moglie per i componenti della famiglia ancora vivi.

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Pallido (Pier Giorgio Bellocchio) è un medico all’ospedale di Udine che, senza sapere perché, decide di vegliare sulla permanenza in ospedale di Rossa (una bellissima Maya Sansa), una tossica decisa a togliersi la vita.

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Attraverso le storie di questi personaggi, Bellocchio conduce una riflessione sul tema della vita e della morte. Sulla scelta di vivere e su quella di morire. A Rossa che rivendica il proprio diritto di uccidersi, Pallido risponde con l’affermazione del proprio diritto (discutibile) di impedirglielo. Ma quando lui si addormenta, è Rossa stessa che spera che si svegli per poterla fermare.  Maria è a sua volta una Bella Addormentata che viene risvegliata dal bacio d’amore del principe Roberto. L’amore le fa riscoprire il passato, le mostra l’amore nella scelta del padre di interrompere la vita della moglie troppo sofferente. Tra la vita e la morte, la madre di Rosa sceglie la morte: la propria, quella da reclusa in una casa senza specchi, una casa senza figli, senza passioni, senza vita. E nonostante il partito e nonostante la figlia, il senatore Beffardi non riesce a tradirsi e alla scrivania del proprio ufficio pronuncia il suo primo vero discorso, che però nessuno, eccetto Maria, potrà mai ascoltare.

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La forza di questo film sta nella capacità di raggiungere l’universale tramite il particolare. Ogni personaggio ha le proprie ragioni, quelle che prevalgono come quelle di Pallido, del senatore e della madre di Rosa e quelle che si sgretolano come quelle di Maria, di Rossa e anche di Roberto, costretto a scegliere tra la propria vita e quella del fratello. Ogni personaggio fa le proprie scelte, ma non sono mai scelte definitive, mai completamente giuste, né completamente sbagliate. La morte e la vita stessa perdono di vista il confine che le separa, scambiandosi di posto e diventando di volta in volta da libertà sconfitta e da prigione liberazione.

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Questo film è una domanda ben formulata che non ha bisogno di una risposta. E’ una ricerca minuziosa, senza una vera e propria fiducia nell’esistenza di una verità. Viene da chiedersi che cosa vi abbia visto di tanto terribile l’Assessorato regionale alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia per sospenderne i finanziamenti. Platone sarebbe contento di constatare che, ancora una volta, la ricerca senza giudizio si conferma più pericolosa di qualsiasi dottrina.

VOTO 7 e 1/2

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TITOLO: La Bella Addormentata

REGIA: Marco Bellocchio

ANNO: 2012

CAST: A. Rohrwacher, M. Sansa, I. Huppert, T. Servillo, P.G. Bellocchio, M. Riondino

Red carpet ''Bella Addormentata'' - 69° Mostra del cinema di Venezia

2 pensieri su “La Bella Addormentata

  1. “la bella addormentata” mi era piaciuto tantissimo. in modo analogo mi è piaciuto il tuo commento perchè mi ha fatto capire fine in fondo la bellezza del film e la bravura di bellocchio: direi 9 al film e alla tua recensione

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